Sri Lanka: Il Consiglio nazionale cristiano sulle elezioni a Colombo, "Nessun voto ai corrotti"

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Dopo la sentenza della Corte suprema è atteso a giorni il calendario delle elezioni presidenziali nello Sri Lanka. In un appello verso questo appuntamento l'organismo che riunisce le comunità cristiane ribadisce ai futuri candidati la richiesta di mettere un argine ai troppi poteri assegnati al presidente e di affrontare le ferite che restano ancora aperte a 15 anni dalla fine della guerra civile. Da Colombo, ne riferisce Melani Manel Perera su AsiaNews.

Il Consiglio nazionale cristiano dello Sri Lanka (Nccsl) ha accolto con favore la recente decisione della Corte suprema che ha ribadito la necessità di tenere le elezioni presidenziali entro la fine dell'anno, nel rispetto della Costituzione. Al contempo - proprio mentre la commissione elettorale del Paese ha dichiarato che annuncerà il calendario delle elezioni presidenziali entro le prossime due settimane - invita tutti gli elettori dello Sri Lanka a esercitare con “diligenza e responsabilità” il potere insito nel proprio voto.

L'NCCSL esorta gli elettori a rifiutare i candidati “accusati di corruzione, razzismo e crimini efferati”, ricordando agli elettori che “le cause profonde dell'attuale crisi economica sono essenzialmente politiche”. “La cattiva gestione economica che ha afflitto il Paese negli ultimi anni – spiega la nota -, la corruzione corrosiva e le spese per progetti di facciata privi di qualsiasi giustificazione economica, sono state possibili perché i controlli su quanti esercitano il potere politico sono stati inadeguati, il controllo dell'esecutivo è stato inefficace e i legislatori sono stati cooptati, facendo venire meno i meccanismi efficaci di responsabilità”.

Il Consiglio nazionale cristiano ribadisce il proprio appello per l'abolizione della concentrazione di enormi poteri nelle mani del presidente, a prescindere dalla persona e dal partito politico che rappresenta. “Il sistema presidenziale annulla le altre istituzioni democratiche. Ricordiamo che in passato la maggior parte dei candidati presidenziali ha promesso di abolire la presidenza esecutiva durante la propria campagna elettorale, ma hanno opportunamente ignorato questa promessa una volta eletti alla carica”. Di qui l’invito a tutti i futuri candidati a “impegnarsi a sostenere l'abolizione del presidenzialismo entro un determinato periodo di tempo e a metterla in pratica senza alcun inganno”.

L'NCCSL cita anche le legittime rimostranze della comunità tamil del Nord e dell'Est che hanno portato alla guerra e alla massiccia polarizzazione tra i gruppi etnici del Paese e afferma di ritenere che il conflitto etnico possa essere risolto solo attraverso una soluzione politica che ne affronti le cause profonde, tra cui le discriminazioni subite.
Inoltre, afferma che è importante affrontare anche le genuine aspirazioni dei Malayaha Makkal nelle aree delle piantagioni, comunità per decenni private della dignità e di altri diritti umani. Violazioni che a 15 anni dalla fine della guerra continuano attraverso l’occupazione delle terre da parte dell'esercito e di varie agenzie governative, le restrizioni e le intimidazioni nel ricordare i morti del conflitto e la soppressione del dissenso.

Il Consiglio nazionale cristiano descrive infine il voto come un atto politico-spirituale, un'opportunità per gli elettori di esprimere compassione e solidarietà con tutti i gruppi emarginati e vulnerabili, al fine di garantire un Paese migliore per tutti e assicurare la prosperità e il benessere della propria patria.

[Questo articolo di Melani Manel Perera è stato pubblicato sul sito di AsiaNews, al quale rimandiamo; Photo Credits: AsiaNews]