Siria: Andrea Riccardi, grave e inopportuna la chiusura dell'Europa ai richiedenti asilo

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"Provenienti da un Paese che ha sofferto la guerra per lunghissimi anni".

Ieri pomeriggio, a Pescina (L'Aquila), ricevendo il "Premio Internazionale Giulio Raimondo Mazzarino per la Politica e la Diplomazia", il fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi ha definito "grave e inopportuno" che "il primo gesto, quasi istintivo, dell'Europa, di fronte alla transizione in corso in Siria, sia stato quello della chiusura delle frontiere ai richiedenti asilo provenienti da un paese che ha sofferto per una guerra durata lunghissimi anni, che ha prodotto migliaia di vittime e milioni di profughi e sfollati interni".

Bonaccini (Pd), “dall'Ue risposta egoistica dopo la caduta di Assad. L'Europa dimostri di essere un gigante politico”

“Dopo la caduta di Assad la decisione dell’Europa di bloccare le richieste d’asilo è una risposta abbastanza egoistica”. Lo ha detto il presidente del Partito Democratico ed europarlamentare, Stefano Bonaccini, in un’intervista a Tv2000 durante il programma ‘Di Bella sul 28’, condotto da Antonio Di Bella, in diretta ieri sera, 11 dicembre, alle 21.10.

“Dobbiamo comunque essere contenti – ha aggiunto Bonaccini - che cada un regime come quello di Assad, come si dovrà lavorare e l’Unione europea dovrà dimostrare di essere un gigante politico e non solo economico per evitare che la caduta di Assad in Siria si trasformi nell’arrivo di fondamentalismi ed estremismi. Bisogna che garantiamo il rispetto dei diritti umani, una transizione verso una democrazia e non passare dalla padella alla brace”.

Bonaccini ai microfoni di Tv2000 ha parlato anche del conflitto in Ucraina: “L’Europa deve dimostrare di più rispetto a quello che non ha saputo fare dall’inizio della guerra in Ucraina per cercare di essere portatrice di una pace giusta il prima possibile. Non si può non vedere la necessità di un protagonismo di Usa e Cina ma l’Unione europea deve fare di più”.

Fp Cgil, "grave sospendere l'esame delle domande di protezione internazionale"
“Esprimiamo sgomento e preoccupazione per la decisione, assunta da diversi Paesi europei comprese le autorità italiane, di sospendere l’esame delle domande di protezione internazionale dei cittadini siriani, sia quelle già presentate in passato, sia quelle presentate a seguito della recentissima caduta del governo di Assad. Una decisione che si pone al di là di qualsiasi limite accettabile dalla normativa nazionale, europea e internazionale sul diritto di asilo, che la priva completamente di autorità e di senso e mette spudoratamente a nudo il vero volto delle politiche italiane ed europee in materia di asilo: strumentalizzare i corpi e i vissuti di migliaia e migliaia di rifugiati ad uso e consumo di una politica retriva e autoritaria specialmente coi più deboli”. E’ quanto si legge in una nota di Fp Cgil.
“In particolare, i diversi provvedimenti che il governo adotta, a partire dal decreto Cutro per finire ora con la decisione sulle domande di protezione di cittadini siriani, snaturano la funzione stessa delle Commissioni territoriali per il Riconoscimento della Protezione Internazionale e della Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo, e mortificano il lavoro e la professionalità dei funzionari impiegati in queste strutture”, continua la nota.
“Rimarchiamo con convinzione il nostro sgomento per quanto si sta verificando, consapevoli del fatto che nessun atto calato dall’alto da un qualsiasi livello politico possa fare cessare un rifugiato di essere tale e di poter accedere ai propri diritti fondamentali”, conclude Fp Cgil.
[Foto: CESVI Fondazione]