LIBRI / A. Bongiovanni, "La Croce e l'Islam. Sfide e riflessioni per l'incontro tra cristiani e musulmani"

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L'importanza e la necessità del dialogo interreligioso, non per conciliare l’inconciliabile ma come strumento per aprirsi alla verità conoscendosi sempre meglio.

«Gli studi interreligiosi, alla base della teologia del dialogo, hanno la peculiarità di attraversare il mare della differenza e di confluire verso nuovi orizzonti di senso», scrive l'autore del volume edito da Emi con prefazione di Ismail Taspinar.

Ambrogio Bongiovanni, che è direttore del Centro Studi Interreligiosi e si occupa da sempre del rapporto tra cristianesimo e altre tradizioni religiose, porta avanti con questo nuovo libro, "La Croce e l'Islam. Sfide e riflessioni per l'incontro tra cristiani e musulmani" (Editrice Missionaria Italiana 2024, Collana Fede in tempi incerti, pagg. 200, 29 euro), la ferma convinzione che il dialogo interreligioso possa e debba esistere. Non per conciliare l’inconciliabile, ma per aprirsi alla verità conoscendosi sempre meglio. Sarà così possibile forse, un giorno, che tante incomprensioni erano dovute a linguaggi distanti, non necessariamente a linguaggi contrapposti.

La croce, nello specifico, è un tema spinoso nel dialogo islamo-cristiano. Da parte musulmana si nega la crocifissione di Gesù; da parte cristiana ciò ha contribuito a minare la fiducia nei musulmani.
Questo studio presenta i testi coranici essenziali al riguardo e le varie interpretazioni dei teologi islamici, ieri e oggi. In parallelo, viene riproposto il senso della centralità della croce per i cristiani.
Ciò che ne emerge sono visioni teologiche e antropologiche con punti di contatto e di diversità; non solo un confronto di dottrine, ma uno scambio sulla propria intima esperienza di fede. E come lo stesso papa Francesco ha più volte affermato, e confermato con i fatti, l’incontro fra le religioni si realizza soprattutto nei rapporti fra le persone e in un fare comune. È solo attraverso la pratica che un dialogo è in grado di dare frutti.

«Il libro del professor Bongiovanni è basato non solo su una buona conoscenza del cristianesimo e dell’islam, ma si basa anche su un’esperienza di ascolto condotta nel mutuo rispetto, dove la posizione dell’altro non viene rigettata ma si cerca la logica soggiacente alla sua fede. Per giungere a una mutua e fraterna comprensione», commenta il cardinale Michael Louis Fitzgerald, presidente emerito del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso ed ex nunzio apostolico in Egitto.

Ambrogio Bongiovanni è professore e direttore del Centro Studi Interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana; insegna anche alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. È consultore del Dicastero per il Dialogo Interreligioso e presidente della Fondazione Magis, della Provincia Euromediterranea dei Gesuiti. Ha insegnato all’Università Urbaniana, al Pisai, al Beda College e alla Sapienza di Roma.

Dal 1990 cura i rapporti con l’India e altre zone del subcontinente indiano, dove ha vissuto alcuni anni svolgendo attività di ricerca alla Jawaharlal Nehru University di Delhi, al Christian Institute for the Study of Religions and Society e alle Nazioni Unite. È membro di Islamic Studies Association. Autore e curatore di diverse pubblicazioni nonché direttore di due collane editoriali specialistiche, con Emi ha pubblicato Il dialogo interreligioso e Fondamentalismi.