Riccardi, "dal Papa in Mongolia a Zuppi in Cina, per il Vaticano l'Asia è sempre più determinante"
Prima Ulan Bator. Poi Pechino. "Il viaggio del Papa in Mongolia (31 agosto-4 settembre) dimostra come il Vaticano consideri i Paesi asiatici come grandi player non solo della politica internazionale, ma del futuro del mondo. Non è un caso, poi, che il cardinale Matteo Zuppi abbia compiuto un passo decisivo della sua missione sull’Ucraina andando in Cina (13-15 settembre), dove ha incontrato Li Hui, inviato speciale per gli Affari eurasiatici e mediatore nella vicenda ucraina, dopo le tappe a Kyiv, Mosca e Washington".
Nell’editoriale che Famiglia Cristiana pubblica nel numero da domani in edicola, lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio ragiona sul rapporto tra Vaticano ed Asia. "È la prima volta che il Governo di Pechino discute con i rappresentanti del Papa, non solo di questioni ecclesiastiche, ma di problemi internazionali. Era la visione del cardinale Agostino Casaroli, diplomatico di fiducia di Paolo VI e di Giovanni Paolo II, con i Paesi dell’Est: assieme a pace e sicurezza parlare anche dei problemi della Chiesa locale".
"Quasi negli stessi giorni", ha osservato Andrea Riccardi, "il leader supremo della Corea del Nord, Kim Jong-un, è andato in treno fino alla Russia. Ha incontrato Putin, visitato siti militari e si è interessato di armi e tecnologia militare. L’esibita visita del dittatore di un Paese chiuso è avvenuta mentre la sua Nazione soffre molto, soprattutto di fame. È un’altra storia, un altro modo di far politica, da cui ci sentiamo lontani. La Chiesa non ha la soluzione di problemi che richiedono la partecipazione di tutti i soggetti politici, diversi tra loro. Ma la tela di relazioni e dialogo tessuta dalla Santa Sede ha un suo valore (anche per finezza, attenzione e semplicità): va capita come contributo originale alla comprensione dei popoli. Fa male quando, con superficialità e rozzezza, anche in Italia, la si disprezza. La Chiesa fa circolare nel dialogo internazionale il valore della pace, del rispetto dei diritti, della necessità di parlarsi e non del combattersi".
(Fonte: Famiglia Cristiana; Foto: Vatican News)