Pax Christi, "ma cosa avevano tanto da applaudire i deputati Usa a Netanyahu?"

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"Ma cosa avranno tanto da applaudire i senatori e i deputati statunitensi tutti riuniti per accogliere Benjamin Netanyahu nell'aula del Congresso?". Lo chiede Mosaico di Pace, la rivista del movimento cattolico Pax Christi, fondata da don Tonino Bello, in un commento di don Tonio Dell'Olio, sacerdote e attivista della non-violenza, presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi, intitolato "Quegli applausi a Netanyahu". "Cosa avranno da applaudire mentre il popolo palestinese è vittima di una carneficina senza pari nella storia? - prosegue -Applaudire è una mancanza di rispetto per le vittime di entrambi i fronti".

"Peraltro nel suo discorso - si legge ancora nell'articolo - Netanyahu ha ribadito la retorica con cui cerca di giustificare la strage che sta realizzando. Ha tentato di sostenere l'idea che l'impegno militare di Israele nella Striscia di Gaza è decisivo per difendere la pace nel mondo intero: 'La nostra vittoria sarà la vostra vittoria'; 'I nostri nemici sono i vostri nemici'; 'Dateci gli strumenti prima e finiremo il lavoro prima'".

"Nessuno gli ha fatto notare che sta agendo senza alcuna delega da parte della comunità internazionale, ma che piuttosto il suo operato è stato condannato - sottolinea Mosaico di Pace -. Netanyahu si è guardato bene dal fare il benché minimo riferimento all'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas in discussione con l'appoggio dell'amministrazione Biden".

"Piuttosto ha ripetuto il mantra secondo il quale la guerra finirà quando Hamas si arrenderà, verrà disarmato e libererà gli ostaggi", aggiunge. "Nessuno tra i presenti ha sentito il dovere morale di gridare: 'A quale prezzo?' Solo Rashida Tlaib, l'unica deputata di origini palestinesi al Congresso, si è presentata al discorso di Netanyahu con una paletta con scritto 'Criminale di guerra' da una parte e 'Colpevole di genocidio' dall'altra", conclude Mosaico di Pace.

Come unico altro commento, aggiungiamo solo quanto affermato su X da Charles Lister, senior fellow, direttore dei programmi sulla Siria e sulla lotta al terrorismo e all'estremismo del Middle East Institute: "La percentuale di approvazione di Netanyahu in Israele ha oscillato recentemente tra il 25 e il 30%, con il 74% che la scorsa settimana chiedeva le sue dimissioni. Non lo si sarebbe mai detto al Congresso oggi, dove è stato accolto come un eroe conquistatore".

[Photo Credits: The Detroit News]